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I costi occulti della “non comunicazione”

 

Il taglio dei costi è una delle attività più importanti all’interno delle aziende in tempi “duri” come quello attuale.

Ci sono però “costi Businessman with sword on whiteocculti” che sfuggono e possono essere anche pesanti.

Uno è quello della “non comunicazione”.

Ecco un fatto veramente accaduto che mi ha recentemente confidato l’A.D. di una prestigiosa azienda mentre stavamo parlando di quanto sia strategico quello che esce dal web nella vita di un’impresa. Non faccio nomi ma vi dico che produce macchine destinate a locali in cui  è presente un bar,  posizionata nella fascia alta del mercato,  che esporta circa il 90% della sua produzione.

Mi racconta: “qualche mese fa mi chiama un nostro cliente americano che aveva deciso di aprire un nuovo grande locale. Nel dirmi che anche questa volta avrebbe acquistato le nostre macchine mi spiegò che aveva deciso di fare un arredamento stile italiano e che stava valutando alcuni  fornitori del nostro Paese e  mi chiese se potevo suggerirgli qualcuno. Personalmente non ho rapporti con aziende che operano nell’arredo di locali pubblici – prosegue –  però più volte tramite nostri clienti shopping mall backgroundavevo sentito parlare molto bene di un’azienda del Centro Italia (a me ha detto il nome) e quindi sono andato a cercare l’indirizzo su internet con l’intenzione di passarlo al mio cliente. Guardando quest’azienda dal web ho avuto la percezione di una piccola cosa: oltre al suo sito internet, niente e nessuno parlava di lei. Beh, non me la sono proprio sentita di spendere la “mia reputazione” nei confronti di un cliente importante segnalando chi, come minimo, non aveva cura della propria reputazione, quindi ho deciso di non  fornire il nome.”

Il racconto mi ha colpito particolarmente perché quest’azienda che fa arredamento per bar, la conosco e posso confermare che è davvero una realtà di alto livello, oltre che storica. Ho incontrato un paio di volte il titolare nell’ambito dei servizi giornalistici che curo e al riguardo mi ha sempre detto che nel loro campo la comunicazione non serve. L’unica cosa che conta per loro  è trovarsi nel posto giusto al momento giusto, il che significa dotarsi di una struttura che permetta di  arrivare fisicamente dal potenziale cliente quando questo decide di comprare un nuovo arredo!

Forse in passato era così e forse in parte lo è ancora ma il web sta cambiando il mondo,   sta modificando le regole,     crea o distrugge nuove opportunità in pochi secondi.

Quanto è costato a questa azienda non aver comunicato?

Cosa poteva nascere dal quel contatto?

Quanti altri contatti ha perso oltre a questo?

Che valore poteva avere un articolo-intervista che fosse uscito tra i risultati del motore di ricerca e avesse confermato a quell’AD che stava dando un valido suggerimento?

La “non comunicazione” dei propri valori, della propria storia, in altre parole della propria reputazione, è un costo!

L’unico modo per conoscerne l’entità è iniziare a fare comunicazione.

Ilio StellaOvviamente per “fare comunicazione” non si intende “fare pubblicità” al brand e ai prodotti, perché questo si, sarebbe un costo inutile per la gran parte delle aziende che operano nel B2B.

Se ritieni che l’argomento sia interessante, prenditi “un  po’ di tempo” per leggere anche questo articolo,  i-tre-presupposti/  oppure se non vuoi “perdere altro tempo” contattami e ne parliamo di persona.

buona comunicazione

ilio stella

2 Comments

  1. Gianni Cicogna Gianni Cicogna 12 Maggio 2015

    Ringrazio ancora una volta Ilio Stella per il prezioso quanto stimolante articolo pubblicato.
    Sapere che si perdono opportunità per una “mancata comunicazione” dispiace a tutti, quando però il non comunicare è una scelta, più o meno consapevole, il dolore è più alto e si estende a tutti gli stakeholder.
    Oggi il business è sicuramente più complesso e per raggiungere tutti i risultati alla nostra portata dobbiamo giocare di squadra, senza paura di sbagliare, affidandoci anche a competenze e professionalità trasversali che un tempo l’imprenditore poteva gestire in prima persona.
    I tempi sono cambiati e continueranno a cambiare, questo è certo.

    • Ilio Stella Ilio Stella Post author | 12 Maggio 2015

      Grazie a te Gianni per il tuo nuovo contributo.
      Nei miei articoli non faccio altro che condividere con voi ciò che “incontrando voi” apprendo.
      Cerco di farlo in modo discreto ma costante, con l’obiettivo di dare il via a riflessioni costruttive.
      Perché è vero che oggi fare business è più complesso ma è anche vero che per altri aspetti si aprono opportunità straordinarie. Ad esempio, grazie alle nuove tecnologie, la comunicazione è diventata “accessibile e compatibile” anche alle imprese che operano nel B2B.

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